Le attrezzature:
Dotarsi di apparecchiature wireles per la visione da remoto
La stylist o chi per essa non potrà in nessun modo avvicinarsi al talent mantenendo la distanza di sicurezza
A meno di particolari esigenze, è preferibile optareper sessioni di ripresa al domicilio della famiglia del neonato,
piuttosto che in studio, fintanto che perduri l’emergenza.
La fotografia di neonati e bambini di età inferiore ai90 giorni va condotta in condizioni di attenta applicazione di
tutte le indicazioni sanitarie , con adozione di:
Per garantire la distanza di sicurezza la produzione dovrà dotarsi di almeno n. 2 monitors ( cliente - art director )
Le proposte x casting verranno inviate solamente Online
il ppm si terra esclusivamente in video o call conference
Tutte le auto, i mezzi di scena, furgoni, cinemobili e qualunque mezzo possa ospitare o vedrà transitare persone dovrà essere sanificato con i disinfettanti adeguati all’inizio o alla fine di ogni giornata.
Le persone che parteciperanno al servizio fotografico dovranno tramite Autocertificazione ( vedi documento sotto ) dichiarare all'ingresso sul set :
Mascherine e guanti obbligatorie per tutti
Esistono molti tipi di mascherine e la confusione è tanta.
In sintesi ne esistono di 3 tipi:
C’è però un sistema semplice per rendere le mascherine efficaci: indossarle, sempre, tutti.
Se la mascherina infatti viene indossata da ogni componente della troupe, il possibile aerosol responsabile del contagio non si propaga, viene fermato dalla mascherina stessa.
In questo modo è possibile indossare mascherine generiche, con costi ridotti e lavabili.
Si tratta quindi di filtrare non tanto l’aria che arriva da fuori ma quella che potrebbe uscire dai singoli individui.
In un sistema chiuso come un set è quindi relativamente semplice e possibile proteggere l’altro per proteggere se stessi.
Se tutti la indossano nessuno dovrebbe ammalarsi.
Per una protezione completa dunque la sola mascherina non basta.
Occorrerebbe sempre indossare occhiali protettivi o maschere integrali che proteggano il volto.
La produzione dovrà dotarsi di rilevatore di temperatura sul set da utilizzarsi ad inizio e a fine shooting
Tutte le persone presenti sul set dovranno mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro
Dopo la pubblicazione della nostra interpretazione per una corretta applicazione nel settore Cineaudiovisivo del protocollo d’intesa tra Governo e parti sociali del 14/03/2020, ci sono pervenute tantissime richieste di chiarimento di cosa si intendesse esattamente con il termine SANIFICAZIONE, in molti si sono allarmati pensando alle difficoltà dell’applicazione ed ai costi, immaginando scenari dove fossero necessari dei super pulitori vestiti di tutto punto da assomigliare a degli astronauti.
Lo smarrimento è legittimo, visto che anche il Ministero dell’Interno con la lettera circolare del 17/03/2020 ha avvertito la necessità di dare un chiarimento e cita testualmente: La cosiddetta “sanificazione” dei locali da parte di ditte specializzate può essere utile allorquando sia accertato che nel locale abbia soggiornato una persona affetta da COVID-19. A prescindere da tale situazione si raccomanda di garantire la procedura standard di pulizia, facendo evidentemente riferimento alla circolare del Ministero della salute n. 5443 del 22/02/20 da applicarsi nei luoghi di lavoro differenziati tra ambienti sanitari e non sanitari.Nel protocollo viene definito come “sanificazione” è da ricondursi alla disinfezione, la quale deve essere sempre preceduta da una corretta pulizia.
È evidente che la confusione è stata generata dal termine “sanificazione”, termine che può essere variamente interpretato, normalmente utilizzato nel settore dell’industria alimentare ma anche comunemente utilizzato come sinonimo di disinfezione. Quello che nel protocollo condiviso viene definito come “sanificazione” è da ricondursi alla disinfezione, la quale deve essere sempre preceduta da una corretta pulizia
Attività che comprende tutte quelle operazioni tese a togliere “lo sporco visibile” di qualsiasi natura (polvere, grasso, liquidi, materiale organico, etc.) dagli ambienti e dalle superfici, tramite rimozione manuale, rimozione meccanica, con uso del calore o rimozione chimica con acqua e sostanze detergenti.
La sanificazione/disinfezione include quell’insieme di operazioni che consentono di distruggere o inattivare i batteri patogeni pericolosi e può avvenire tramite diverse modalità.
Per la sanificazione si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio (candeggina) 0,1% dopo la pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo la pulizia con un detergente neutro. Durante le attività di sanificazione è necessaria l’areazione dei locali.
Tenuto conto della peculiarità del settore, consigliamo per ogni produzione (in particolare in location indoor), oltre alla presenza di un preposto formato ed incaricato alla corretta applicazione del protocollo, anche un addetto alle pulizie qualificato, in quanto bisogna tenere conto di una costante necessità di pulizia dei servizi igienici e degli ambienti in generale.
La produzione consegnerà ad ogni reparto il primo giorno flaconi di disinfettante per le mani della misura adeguata a garantire l’intera giornata di utilizzo (generalmente 500ml di prodotto per ciascun reparto ogni giorno).
I flaconi verranno poi riconsegnati alla produzione a fine giornata per la disinfezione degli stessi e il rabbocco.
La produzione dovrà poter garantire il lavaggio mani in qualsiasi momento durante lo shooting
Ciascun membro della troupe avrà la responsabilità di mantenere pulite e sanificate le superfici che lo riguardino
mentre la produzione provvederà alle sanificazioni giornaliere e all’impostazione complessiva
E' assolutamente vietato l'utilizzo di macchine del fumo
La produzione dovra garantire l'utilizzo di servizi igenici appositamente sanificati secondo la normativa vigente
E' assolutamente vietato fumare sul set
Il Ministero della Sanità Italiana e l'Istituto Superiore di Sanità – Protocollo n°24482 del 31 Luglio 1996 – hanno riconosciuto l'ozono come presidio naturale per la sterilizzazione di ambienti contaminati da batteri, virus, spore e infestati da acari ed insetti. Il Ministero della Salute con CNSA del 21/10/2010 ha inoltre riconosciuto l'utilizzo dell'Ozono nel trattamento dell'aria e dell'acqua come agente disinfettante e disinfestante.
Altro rischio importante da segnalare: l’ozono, in alte concentrazioni, è tossico per tutti gli esseri viventi e corrosivo per le superfici. Questo significa che il suo utilizzo va operato con grande scrupolo e attenendosi a tutte le indicazioni ufficiali di sicurezza.
Verranno istituiti dei punti di raccolta dei “rifiuti speciali” (mascherine, guanti ecc.) che andranno smaltiti nel rispetto delle procedure anti-contagio vigenti